Editoriale del Segretario Generale
Cari amici, cari colleghi, innanzitutto grazie. 10.000 volte grazie. Perché 10.000 erano le donne e gli uomini della Polizia, della Penitenziaria, della Forestale e dei Vigili del Fuoco che hanno pacificamente invaso Montecitorio da un lato, Palazzo Chigi da una parte e le strade circostanti, fino al Pantheon, bloccando il centro di Roma. Abbiamo gridato al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno tutta la nostra rabbia per la situazione del comparto sicurezza che sconta tagli e penalizzazioni ormai giunti ad un livello difficile di sopportazione.
A Renzi e ad Alfano abbiamo chiesto di non umiliare i poliziotti con 10 euro lordi di aumento mensili dopo 6 anni di blocco contrattuale, perché queste sono le cifre che emergono dalla legge di stabilità e che sono state purtroppo confermate proprio il 15 ottobre dal Governo nell’ambito dell’emanazione di quella che una volta era chiamata Finanziaria. Assieme al COISP, alla CONSAP, alla CONSULTA SICUREZZA con SAPPE, SAPAF e CONAPO, all’UGL FORESTALI, col supporto del COTIPOL e dei Gruppi Facebook “ASSEGNO di FUNZIONE” e “BLOCCO STIPENDIALE”, abbiamo dimostrato di essere gli unici, veri, genuini interpreti della comunità interna, l'unica VOCE del malessere del personale, gli unici alfieri degli interessi reali delle donne e degli uomini in divisa, gli unici in grado di mobilitare in questo modo persone che sono in primo luogo professionisti della sicurezza, che in genere calcano le piazze per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, che considerano già umiliante essere costretti a manifestare per chiedere semplicemente ciò che spetta e ciò che è giusto.
Perché noi abbiamo chiesto 100 euro netti di incremento mensile nel prossimo triennio a partire dal Ruolo Agenti e il riconoscimento di una somma di 1.500 euro a titolo di “una tantum” per l’illegittimo blocco stipendiale patito, come ha stabilito la Corte Costituzionale.
Come sempre abbiamo invitato tutti i leader e i segretari di partito. Sul palco con noi c’erano i principali esponenti dell’opposizione, con l’unica eccezione di Giovanardi che ha già le valigie in mano per uscre da Ncd, il partito di Alfano. Un altro segnale non da poco. Che arriva dritto dritto al cuore di quei sindacati consortieri che hanno prima rifiutato di partecipare alla manifestazione, sperando evidentemente in un flop perché non hanno il polso dei problemi dei colleghi, quindi hanno tentato di “recuperare” con due ridicoli comunicati serali dove si scagliano contro le scarse risorse della legge di stabilità, si accorgono finalmente che stanno tagliando presidi e uffici, chiedono un Riordino giusto che valga per tutti e si dichiarano contro la militarizzazione dei Forestali. Mi è parso di sognare. I colleghi, per fortuna, non sono dei "ciucci".
Giovedì ho stretto tante mani e guardato negli occhi migliaia di amici e poliziotti, tutti arrabbiati per quello che sta succedendo ma tutti speranzosi di poter ottenere qualcosa. Perché hanno visto che, finalmente, c’è un Sindacato che sta dalla loro parte e non dalla parte dei sindacalisti. Sono orgoglioso dopo la nostra manifestazione.
E sono ancor più determinato! La nostra battaglia va avanti da tempo e continuerà ancora. Perché noi non ci limitiamo a due comunicati patacca, ma lottiamo ogni giorno per davvero e con forza. Grazie a tutti voi.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Cari amici, cari colleghi, innanzitutto grazie. 10.000 volte grazie. Perché 10.000 erano le donne e gli uomini della Polizia, della Penitenziaria, della Forestale e dei Vigili del Fuoco che hanno pacificamente invaso Montecitorio da un lato, Palazzo Chigi da una parte e le strade circostanti, fino al Pantheon, bloccando il centro di Roma. Abbiamo gridato al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno tutta la nostra rabbia per la situazione del comparto sicurezza che sconta tagli e penalizzazioni ormai giunti ad un livello difficile di sopportazione.
A Renzi e ad Alfano abbiamo chiesto di non umiliare i poliziotti con 10 euro lordi di aumento mensili dopo 6 anni di blocco contrattuale, perché queste sono le cifre che emergono dalla legge di stabilità e che sono state purtroppo confermate proprio il 15 ottobre dal Governo nell’ambito dell’emanazione di quella che una volta era chiamata Finanziaria. Assieme al COISP, alla CONSAP, alla CONSULTA SICUREZZA con SAPPE, SAPAF e CONAPO, all’UGL FORESTALI, col supporto del COTIPOL e dei Gruppi Facebook “ASSEGNO di FUNZIONE” e “BLOCCO STIPENDIALE”, abbiamo dimostrato di essere gli unici, veri, genuini interpreti della comunità interna, l'unica VOCE del malessere del personale, gli unici alfieri degli interessi reali delle donne e degli uomini in divisa, gli unici in grado di mobilitare in questo modo persone che sono in primo luogo professionisti della sicurezza, che in genere calcano le piazze per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, che considerano già umiliante essere costretti a manifestare per chiedere semplicemente ciò che spetta e ciò che è giusto.
Perché noi abbiamo chiesto 100 euro netti di incremento mensile nel prossimo triennio a partire dal Ruolo Agenti e il riconoscimento di una somma di 1.500 euro a titolo di “una tantum” per l’illegittimo blocco stipendiale patito, come ha stabilito la Corte Costituzionale.
Come sempre abbiamo invitato tutti i leader e i segretari di partito. Sul palco con noi c’erano i principali esponenti dell’opposizione, con l’unica eccezione di Giovanardi che ha già le valigie in mano per uscre da Ncd, il partito di Alfano. Un altro segnale non da poco. Che arriva dritto dritto al cuore di quei sindacati consortieri che hanno prima rifiutato di partecipare alla manifestazione, sperando evidentemente in un flop perché non hanno il polso dei problemi dei colleghi, quindi hanno tentato di “recuperare” con due ridicoli comunicati serali dove si scagliano contro le scarse risorse della legge di stabilità, si accorgono finalmente che stanno tagliando presidi e uffici, chiedono un Riordino giusto che valga per tutti e si dichiarano contro la militarizzazione dei Forestali. Mi è parso di sognare. I colleghi, per fortuna, non sono dei "ciucci".
Giovedì ho stretto tante mani e guardato negli occhi migliaia di amici e poliziotti, tutti arrabbiati per quello che sta succedendo ma tutti speranzosi di poter ottenere qualcosa. Perché hanno visto che, finalmente, c’è un Sindacato che sta dalla loro parte e non dalla parte dei sindacalisti. Sono orgoglioso dopo la nostra manifestazione.
E sono ancor più determinato! La nostra battaglia va avanti da tempo e continuerà ancora. Perché noi non ci limitiamo a due comunicati patacca, ma lottiamo ogni giorno per davvero e con forza. Grazie a tutti voi.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'