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La manifestazione indetta da SAP, SAPPE, SAPAF, CONAPO, COISP, CONSAP, UGL Forestali, COTIPOL, Gruppo Facebook "Siamo tutti cretini" e Gruppo Facebook "Blocco stipendiale e assegno di funzione".
La Corte Costituzionale ha dichiarato che il blocco dei trattamenti economici del pubblico impiego è illegittimo, significando che indebitamente sono stati sottratti alle famiglie dei dipendenti pubblici ingenti somme di denaro attraverso il blocco dei contratti.
Dal 29 luglio il Governo dovrà iniziare a corrisponderci ciò che è stato illegittimamente sottratto !!!
Comprendiamo, anche se non condividiamo, le motivazioni per le quali la Corte Costituzionale non abbia disposto anche la restituzione totale del maltolto al fine di non far saltare il banco della finanza pubblica. Il SAP non ci sta e chiede che si provveda a stanziare nella Legge di Stabilità, attualmente in elaborazione, le somme necessarie per corrispondere una "una tantum" che possa risarcire almeno il 25% di quello che è stato "scippato" illegittimamente.  Parimenti chiediamo che il Governo posti nella stessa Legge di Stabilità le risorse necessarie per un contratto dignitoso per i Servitori dello Stato.  Comprendiamo le difficoltà dovute alla crisi economica e le esigenze di risanamento della finanza pubblica e pertanto non intendiamo presentare proposte demagogiche, ma riteniamo non sia possibile scendere al di sotto del minimo storico dei nostri contratti di lavoro.
Ipotizzare poco più di 60 euro netti per un agente in relazione ad un contratto biennale è forse troppo? Col medesimo rapporto economico, in un contratto triennale come previsto si dovrà partire dalla cifra di 100 euro netti.   Chiediamo 100 euro netti al mese a partire dall'Agente, Vigile del Fuoco (o qualifiche equiparate), chiaramente a salire secondo la proporzione parametrale.       
Non ci si venga a dire che si tratta di una richiesta esosa o non compatibile con lo stato delle pubbliche finanze perchè il Governo se vuole - sottolineiamo: se vuole! - ha la possibilità di provvedere al recupero di gran parte delle somme necessarie procedendo con una operazione di giustizia sociale.