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 Editoriale del Segretario Generale
Il Sacro Ordine dei Servi di Palazzo, su ispirazione della Divinità della Concordia, ha inneggiato alla crociata contro gli EROI della Polizia che, nell'interesse del Paese e della brava gente, hanno avuto il coraggio e la dignità di denunciare all'opinione pubblica le miserie del loro operare quotidiano. Giubbotti scaduti, armi obsolete, auto scassate, locali luridi e nessuna tutela sono verità molto scomode, forse troppo, per i figuranti politici o i carrieristi interni e quindi:


LA “SANTA” INQUISIZIONE DELLA QUESTURA DI ROMA
Con una nota diffusa alle agenzie stampa, è stata disposto l’apertura di un fascicolo di inchiesta interna contro i colleghi che, a loro dire, nel corso di trasmissioni televisive hanno reso “dichiarazioni che recano grave pregiudizio all’immagine della Polizia di Stato”. Assurdo quanto mai, ormai non si distingue più tra tragedia e parodia. La verità è che i colleghi impavidi e temerari sono i nostri veri eroi a cui va il nostro totale rispetto e ammirazione e, per questo, il SAP farà di tutto per tutelarli. Si tratta di poliziotti che, nell’interesse della collettività e senza alcun accenno alle questioni legate al trattamento economico o di interesse personale, hanno denunciato carenze e criticità che tutti noi conosciamo!

Le nostre vergogne.
Nell’interesse del Paese e della brava gente – non di qualche “sorcio” di palazzo - hanno confermato ai cittadini che non abbiamo, purtroppo, mezzi e strumenti adeguati per difenderli.
Tutto questo è inaccettabile. Il nostro datore di lavoro ci fa lavorare in condizioni vergognose, non ci sono soldi per le divise, per i giubbotti antiproiettile, per il munizionamento, per la formazione e per le pulizie. Si pretende di tenere puliti e sanificare 1.000 metri quadrati di Commissariato con 2 ore di pulizia settimanali e di mandare avanti gli stessi uffici con 100 euro annuali per la cancelleria! Mancano 45.000 unità di personale tra tutte le Forze dell’Ordine e il Palazzo che fa invece di correre dietro a mafiosi e terroristi tagliagole?
Reagisce con la menzogna e l’inquisizione?
Credete a noi, fate male a sfidare i colleghi e il SAP perché, a maggior ragione, daremo rinnovato impulso alle nostre denunce.
Chi fa male al Paese e ai poliziotti sono coloro che queste cose le vogliono nascondere, i consortieri, quelli che vanno in televisione a fare i soloni dopo aver “fallito” nella carriera politica e quelli, senza arte nè parte, che pensano solamente al percorso professionale e a cui non frega nulla dei colleghi, della Polizia e del Paese.

Carissimi seguaci del Sacro Ordine dei Servi di Palazzo avete commesso un grave errore di superbia, protervia e autoreferenzialitá. Qui non è finito nulla ...... è appena cominciato.

L’ANNUNCIO SPOT DEGLI 80 EURO
In questo contesto, affrontiamo e ci confrontiamo con una promessa, quella del premer Renzi che ha annunciato un miliardo di euro per la sicurezza. Innanzitutto, si tratta di 500 milioni (perché l’altro mezzo miliardo è destinato alla Difesa) di cui 150 destinati alla cyber security e 50 per il nostro “efficientamento”. Abbiamo fatto due conti: a parte il fatto che non si capisce quale sia la politica del Viminale che vuole tagliare i presidi della Polizia postale e poi annuncia risorse per contrastare i reati in rete, alla Polizia spettano 15 milioni che servono per acquistare appena 10.000 giubbotti antiproiettile che possano resistere anche a colpi di kalashnikov e comprare 100.000 secondi caricatori con munizionamento.

Tutto qui ??? Finiti i soldi per l’efficientamento???? E tutto il resto???
Ci sono – ci sarebbero – poi 300 milioni per ottenere il famoso bonus da 80 euro.
Qui i problemi sono molteplici.

Intanto per avere il via libera a queste risorse occorre attendere l’ok dall’Europa, come ha dichiarato anche il ministro dell’Economia.
Inoltre non è ancora chiaro se questo “bonus” spetti a tutti o solo ad alcuni, se saranno considerate fasce di reddito o meno. Quel che appare certo è che si tratta di un provvedimento non strutturale, di soldi che non saranno né liquidabili e né pensionabili, sperando che non vengano addirittura tassati. 80 euro al mese, 960 euro l’anno, non rappresentano neppure un quinto del denaro che ci è stato illegittimamente sottratto col blocco illegittimo dei contratti.

Sia chiaro: per il SAP la partita contrattuale non si può risolvere con un bonus che non è strutturale. In ogni caso, per evitare in questo momento strumentalizzazioni e soprattutto perché noi manifestiamo per i colleghi e non contro qualcuno, abbiamo provvisoriamente sospeso la prevista iniziativa di protesta a Pontassieve e le altre mobilitazioni che avevamo programmato.

Sospese, ma non abbandonate. Aspettiamo nei prossimi giorni di capire meglio la questione delle risorse nell’ambito del maxiemendamento relativo alla legge di stabilità. Vedremo se sarà solo uno spot (come temiamo) o se ci sarà ciccia!

RIORDINO: PROPOSTA INDECENTE DEL DIPARTIMENTO


Naturalmente, in questi giorni non poteva mancare la terza, possibile “fregatura”. Durante l’ultima riunione che si è svolta al Dipartimento, alla presenza del Vice Capo Matteo Piantedosi, è stato presentato uno schema di Riordino – disponibile sul nostro sito internet, area news – che definire pessimo è dire poco, privo di qualsiasi elemento innovativo, che scontenta tutti e che si poggia su un paradosso inaccettabile: i soldi sul piatto sono solo quelli previsti per riformare i ruoli non direttivi, ma il cardine della manovra è la dirigenzializzazione dei funzionari! Per gli altri solo mezze soluzioni o delusioni piene. Come possiamo fare un Riordino con 119 milioni di euro più altre risorse che deriveranno dai tagli?

Nel 2006, quando Siulp e soci fecero naufragare al Senato il Riordino targato SAP che era già stato approvato alla Camera, a disposizione c’era quasi un miliardo di euro.

Oggi pretendono di fare una riforma dei ruoli e delle qualifiche con un decimo delle risorse?

La strada non è quella di accantonare risorse anno dopo anno, inutile fare “cassetta” perché tanto poi ci “fregano” tutto come accaduto con Tremonti e l’anno scorso pure con Renzi. Dobbiamo fare per step, serve un provvedimento che impieghi le (poche) risorse previste e passo dopo passo attui la riforma.
Dobbiamo però ottenere un Riordino per tutti che parte dal basso.
Come primi tasselli, occorre inserire il diploma per l’accesso al Ruolo Agenti così da poter aumentare per tutti il parametro e traghettare tutto il personale nella carriera di concetto. Occorre poi creare il Ruolo unico Agenti Assistenti Sovrintendenti con acquisizione per tutti della qualifica di Vice Sovrintendente per anzianità.
Per i Sovrintendenti inoltre occorre evitare il declassamento e bisogna valorizzarli nell’unico modo possibile, facendoli transitare nel Ruolo Ispettori a partire dai corsi 15, 16 e 17. Idem con patata per quel che riguarda il Ruolo speciale, occorre concretizzarlo finalmente dando attuazione ad una legge del 2000.
E anche gli Ispettori dovranno poter diventare Ispettori Superiori e Sostituti Commissari, ricoprendo quei posti che verranno a mancare per via dell’attuazione del Ruolo Speciale. Abbiamo detto al Prefetto Piantedosi che non vogliamo discutere di aria fritta, prima vogliamo essere certi delle risorse e poi possiamo lavorare – se ci sarà la volontà da parte del Dipartimento di farlo – per un serio Riordino. Invertendo però la logica sin qui intrapresa: occorre cioè presentare un progetto e poi procedere, come detto, step by step.
Vedremo.
Perché in questa maledetta e intensa settimana di fine novembre l’unica cosa certa è una proposta di Riordino, quella che ci ha dato il Dipartimento, irricevibile e indecente.
Altro che film!
Colleghi, è ora di scegliere da che parte stare!

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'