Editoriale della Segreteria GeneraleCome tutti saprete martedi' scorso i Sindacati della Polizia di Stato si sono incontrati con Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, per discutere non solo dei tagli riconducibili alla spending review, ma anche di contratto di lavoro, tetto salariale e riordino delle carriere. Valutiamo gli esiti dell'incontro molto deludenti.
Dopo le scontate esposizioni critiche delle organizzazioni sindacali, all'interno delle quali si chiedeva al Ministro di assumersi impegni non solamente riguardanti la spending review e i tagli ad essa collegati, ma anche relativamente al contratto di lavoro, al tetto salariale e al riordino delle carriere, il titolare del Viminale non ha mancato di assumere l'impegno di intervenire nei confronti del Responsabile della Funzione Pubblica e del Parlamento affinché le procedure di rinnovo contrattuale possano essere riaperte entro l'anno e affinché la legge delega per il riordino delle carriere possa essere promulgata, come richiesto, entro il mese di aprile.
Il Ministro, inoltre, precisando che l'azione intrapresa di spending review rappresenta, in attesa dei pareri dei Questori e dei Prefetti, solamente una ipotesi di lavoro in fase istrut-toria, si è reso disponibile ad aprire un tavolo di incontro-confronto per la individuazione dei presidi da tagliare. In conclusione, sono anche stati anche assunti impegni per affrontare la questione della materia abitativa in favore del personale della Polizia di Stato.
Nulla di più di quello che il SAP aveva previsto, dichiarandolo, tra l'altro, sulle televisioni nazionali la mattina precedente all'incontro.
Un tentativo, molto blando e neppure convinto, di gettare acqua sul fuoco in un contesto di campagna elettorale.
Affermiamo questo, non tanto perché arroccati su una posizione preconcetta, ma in quanto i dati oggettivi in nostro possesso ci impediscono la possibilità di formulare altre ipotesi di valutazione.
I contratti di lavoro, l'abolizione del tetto salariale e le case per i poliziotti non si realizzano con dell'aria fritta!!!!!!
Non un euro e' stato messo sul tavolo!!!!!
In difetto di un adeguato stanziamento di fondi tutto quello che è stato promesso, a meno che non si voglia offendere la nostra intelligenza, ci appare come una scontata e prevedi-bile promessa in vista delle europee.
Analoga valutazione dobbiamo formulare relativamente alla operazione "taglio selvaggio".
Tentare di far passare ciò che sta accadendo come una mera ipotesi di lavoro, astratta e indefinita, significa travisare la realtà. La chiusura di 267 uffici della Polizia di stato non rappresenta una ipotesi, ma - purtroppo! - un progetto concreto in fase esecutiva.
I pareri dei Questori e dei Prefetti sono già al Dipartimento della P.S. da circa venti giorni e numerosi colleghi hanno già ricevuto l'invito di presentare domanda di trasferimento!
Il SAP non può attendere oltre. La comunità del nostro paese deve essere informata dello scempio che si sta compiendo: sull'altare di interessi politici e di conservazione di privilegi verticistici non possono essere sacrificate le necessità di sicurezza della cittadinanza e la dignità professionale dei colleghi.
La campagna elettorale rappresenta una grande opportunità. Dobbiamo interagire con la cittadinanza tutta e spiegare che questa manovra non determinerà giovamenti all'apparato della sicurezza in quanto il "taglio selvaggio" non è portatore di alcuna prospettiva futura, non rappresenta una riforma in grado di dare un nuovo ed efficiente assetto all'apparato della sicurezza.
A Voi, CARI COLLEGHI, diciamo che l'unico modo per "toglierci dagli stracci" e' quello di perseguire un progetto di riforma dell'apparato della sicurezza nella direzione di unificazione delle Forze di Polizia, cinque dello Stato e due degli enti locali.
Un carrozzone che evidenzia, quale vocazione primaria, quella di drenare risorse dalle tasche dei contribuenti, senza far giungere il dovuto nelle nostre.
La nostra mobilitazione inizierà con una sfida ambiziosa: intendiamo coinvolgere il popolo del web con una raccolta di firme on line per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della riforma dell'apparato sicurezza, che non può tradursi in tagli indiscriminati, ma che deve partire necessariamente da una riduzione delle sette Forze di Polizia oggi esistenti, cinque a carattere nazionale e due locali.
Attraverso il sito www.petizioni24.com, grazie a un'idea proposta dagli amici del SAP del Veneto, abbiamo lanciato una campagna nazionale di adesione e raccolta firme dal titolo:
"- tasse + sicurezza: unifichiamo le forze di polizia in italia"
Tutte le nostre strutture regionali e provinciali, tutti i colleghi che hanno a cuore il presente ma soprattutto il futuro della Polizia di Stato e degli altri Corpi dello Stato, tutti i cittadini che vogliono più sicurezza, ma anche meno costi, possono e devono aderire!
Le utopie del presente saranno le realtà del futuro.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Dopo le scontate esposizioni critiche delle organizzazioni sindacali, all'interno delle quali si chiedeva al Ministro di assumersi impegni non solamente riguardanti la spending review e i tagli ad essa collegati, ma anche relativamente al contratto di lavoro, al tetto salariale e al riordino delle carriere, il titolare del Viminale non ha mancato di assumere l'impegno di intervenire nei confronti del Responsabile della Funzione Pubblica e del Parlamento affinché le procedure di rinnovo contrattuale possano essere riaperte entro l'anno e affinché la legge delega per il riordino delle carriere possa essere promulgata, come richiesto, entro il mese di aprile.
Il Ministro, inoltre, precisando che l'azione intrapresa di spending review rappresenta, in attesa dei pareri dei Questori e dei Prefetti, solamente una ipotesi di lavoro in fase istrut-toria, si è reso disponibile ad aprire un tavolo di incontro-confronto per la individuazione dei presidi da tagliare. In conclusione, sono anche stati anche assunti impegni per affrontare la questione della materia abitativa in favore del personale della Polizia di Stato.
Nulla di più di quello che il SAP aveva previsto, dichiarandolo, tra l'altro, sulle televisioni nazionali la mattina precedente all'incontro.
Un tentativo, molto blando e neppure convinto, di gettare acqua sul fuoco in un contesto di campagna elettorale.
Affermiamo questo, non tanto perché arroccati su una posizione preconcetta, ma in quanto i dati oggettivi in nostro possesso ci impediscono la possibilità di formulare altre ipotesi di valutazione.
I contratti di lavoro, l'abolizione del tetto salariale e le case per i poliziotti non si realizzano con dell'aria fritta!!!!!!
Non un euro e' stato messo sul tavolo!!!!!
In difetto di un adeguato stanziamento di fondi tutto quello che è stato promesso, a meno che non si voglia offendere la nostra intelligenza, ci appare come una scontata e prevedi-bile promessa in vista delle europee.
Analoga valutazione dobbiamo formulare relativamente alla operazione "taglio selvaggio".
Tentare di far passare ciò che sta accadendo come una mera ipotesi di lavoro, astratta e indefinita, significa travisare la realtà. La chiusura di 267 uffici della Polizia di stato non rappresenta una ipotesi, ma - purtroppo! - un progetto concreto in fase esecutiva.
I pareri dei Questori e dei Prefetti sono già al Dipartimento della P.S. da circa venti giorni e numerosi colleghi hanno già ricevuto l'invito di presentare domanda di trasferimento!
Il SAP non può attendere oltre. La comunità del nostro paese deve essere informata dello scempio che si sta compiendo: sull'altare di interessi politici e di conservazione di privilegi verticistici non possono essere sacrificate le necessità di sicurezza della cittadinanza e la dignità professionale dei colleghi.
La campagna elettorale rappresenta una grande opportunità. Dobbiamo interagire con la cittadinanza tutta e spiegare che questa manovra non determinerà giovamenti all'apparato della sicurezza in quanto il "taglio selvaggio" non è portatore di alcuna prospettiva futura, non rappresenta una riforma in grado di dare un nuovo ed efficiente assetto all'apparato della sicurezza.
A Voi, CARI COLLEGHI, diciamo che l'unico modo per "toglierci dagli stracci" e' quello di perseguire un progetto di riforma dell'apparato della sicurezza nella direzione di unificazione delle Forze di Polizia, cinque dello Stato e due degli enti locali.
Un carrozzone che evidenzia, quale vocazione primaria, quella di drenare risorse dalle tasche dei contribuenti, senza far giungere il dovuto nelle nostre.
La nostra mobilitazione inizierà con una sfida ambiziosa: intendiamo coinvolgere il popolo del web con una raccolta di firme on line per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della riforma dell'apparato sicurezza, che non può tradursi in tagli indiscriminati, ma che deve partire necessariamente da una riduzione delle sette Forze di Polizia oggi esistenti, cinque a carattere nazionale e due locali.
Attraverso il sito www.petizioni24.com, grazie a un'idea proposta dagli amici del SAP del Veneto, abbiamo lanciato una campagna nazionale di adesione e raccolta firme dal titolo:
"- tasse + sicurezza: unifichiamo le forze di polizia in italia"
Tutte le nostre strutture regionali e provinciali, tutti i colleghi che hanno a cuore il presente ma soprattutto il futuro della Polizia di Stato e degli altri Corpi dello Stato, tutti i cittadini che vogliono più sicurezza, ma anche meno costi, possono e devono aderire!
Le utopie del presente saranno le realtà del futuro.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'