In un momento in cui parte del sistema politico e dell’informazione, quello legato a un certo estremismo e a una buona dose di pregiudizio ideologico, si affanna a portare avanti tesi ridicole e offensive nei confronti degli operatori delle Forze di Polizia, il SAP rilancia con forza il Memorial Day nel ricordo perenne e certamente non retorico delle migliaia e migliaia di colleghi che hanno perso la vita nel contrasto alla criminalità, al terrorismo e alle mafie.
Troppo spesso, infatti, si dimentica che dietro ad una divisa vi sono donne e uomini che per 1.400 euro al mese rischiano la vita, operano di notte, nei festivi e durante i fine settimana, sacrificano affetti e famiglia.
Quando leggiamo o ascoltiamo parole irrispettose verso chi porta una divisa, magari perché si strumentalizza abilmente e per scopi poco nobili un certo accadimento, spesso ribaltando la verità fattuale e processuale, il nostro cuore ribolle di rabbia e dolore.
Nel corso della mia vita, come credo sia accaduto a qualsiasi Poliziotto, ho perso amici e colleghi che sono volati via da questa terra semplicemente per aver fatto il proprio dovere.
Non posso e non voglio dimenticare le loro storie, le loro vite, i loro familiari.
Anche per questo, da 21 anni, portiamo avanti il nostro Memorial Day, l’unica iniziativa (seria!) a livello nazionale che dal 2006 è insignita della Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Il “Percorso della Memoria” parte, come sempre, da Aosta che, grazie al nostro Segretario Massimo Denarier e all’impegno della Regione Autonoma, fornisce un contributo importante per la realizzazione di questa iniziativa.
Appuntamenti, cerimonie e commemorazioni sono previsti ad Alessandria, Bologna, Firenze, Genova, Massa Carrara, Milano, Padova, Piacenza, Roma, Trieste, Verona e Vibo Valentia.
Il manifesto nazionale (clicca qui per l'anteprima) nasce dal consueto concorso riservato agli studenti che partecipano in Valle d’Aosta alla manifestazione del SAP.
Quest’anno il progetto grafico selezionato è stato realizzato da una ragazza della classe IV B dell’Istituto d’Arte cittadino di Aosta, Giorgia Grizi.
“Il manifesto – ha spiegato la studentessa - raffigura due mani che tengono ben salda la fiaccola, simbolo della manifestazione. Ho scelto di accentuare con colori accesi il fuoco, creando vari piani che sfumano dal rosso scuro al giallo, formando delle figure di uomini che si dimenano nelle fiamme, quasi volessero fuggire, e che simboleggiano il ricordo che resta nel cuore di ogni persona che è dovuta suo malgrado entrare a contatto con la mafia o il terrorismo.
Le mani sono in bianco e nero, mani qualunque, prive di identità.
Le scritte riprendono i colori della fiaccola.
L’idea di per se è semplice, ma il messaggio arriva, restando impresso nella mente di chi guarda il manifesto”.
Il senso più profondo del nostro Memorial Day va ricercato proprio nei ragazzi e negli studenti, nel loro entusiasmo e nella loro schiettezza.
E forse grazie ai giovani possiamo ancora trovare un senso per superare i problemi che ci affliggono ogni giorno, non dimenticando mai chi ha dato la vita per la nostra divisa.
Per non dimenticare...
Orgogliosi di essere SAP!
Troppo spesso, infatti, si dimentica che dietro ad una divisa vi sono donne e uomini che per 1.400 euro al mese rischiano la vita, operano di notte, nei festivi e durante i fine settimana, sacrificano affetti e famiglia.
Quando leggiamo o ascoltiamo parole irrispettose verso chi porta una divisa, magari perché si strumentalizza abilmente e per scopi poco nobili un certo accadimento, spesso ribaltando la verità fattuale e processuale, il nostro cuore ribolle di rabbia e dolore.
Nel corso della mia vita, come credo sia accaduto a qualsiasi Poliziotto, ho perso amici e colleghi che sono volati via da questa terra semplicemente per aver fatto il proprio dovere.
Non posso e non voglio dimenticare le loro storie, le loro vite, i loro familiari.
Anche per questo, da 21 anni, portiamo avanti il nostro Memorial Day, l’unica iniziativa (seria!) a livello nazionale che dal 2006 è insignita della Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Il “Percorso della Memoria” parte, come sempre, da Aosta che, grazie al nostro Segretario Massimo Denarier e all’impegno della Regione Autonoma, fornisce un contributo importante per la realizzazione di questa iniziativa.
Appuntamenti, cerimonie e commemorazioni sono previsti ad Alessandria, Bologna, Firenze, Genova, Massa Carrara, Milano, Padova, Piacenza, Roma, Trieste, Verona e Vibo Valentia.
Il manifesto nazionale (clicca qui per l'anteprima) nasce dal consueto concorso riservato agli studenti che partecipano in Valle d’Aosta alla manifestazione del SAP.
Quest’anno il progetto grafico selezionato è stato realizzato da una ragazza della classe IV B dell’Istituto d’Arte cittadino di Aosta, Giorgia Grizi.
“Il manifesto – ha spiegato la studentessa - raffigura due mani che tengono ben salda la fiaccola, simbolo della manifestazione. Ho scelto di accentuare con colori accesi il fuoco, creando vari piani che sfumano dal rosso scuro al giallo, formando delle figure di uomini che si dimenano nelle fiamme, quasi volessero fuggire, e che simboleggiano il ricordo che resta nel cuore di ogni persona che è dovuta suo malgrado entrare a contatto con la mafia o il terrorismo.
Le mani sono in bianco e nero, mani qualunque, prive di identità.
Le scritte riprendono i colori della fiaccola.
L’idea di per se è semplice, ma il messaggio arriva, restando impresso nella mente di chi guarda il manifesto”.
Il senso più profondo del nostro Memorial Day va ricercato proprio nei ragazzi e negli studenti, nel loro entusiasmo e nella loro schiettezza.
E forse grazie ai giovani possiamo ancora trovare un senso per superare i problemi che ci affliggono ogni giorno, non dimenticando mai chi ha dato la vita per la nostra divisa.
Per non dimenticare...
Orgogliosi di essere SAP!
dal Flash n.16 del 22 aprile 2013