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Editoriale del Segretario Generale L’obiettivo del nostro impegno rimane primariamente uno: abbattere il tetto stipendiale! Per raggiungere tale risultato ci siamo mobilitati e continuamente dalle alpi alle piramidi stiamo mettendo in luce le distorsioni e le contraddizioni che pesano sul nostro quotidiano servizo dimostrando che la nostra richiesta di riforma dell’apparato della sicurezza è assolutamente improcrastinabile.

La partita del rinnovo del Contratto, cari colleghi, è diffcille e dobbiamo dircelo francamente in quanto riguarda tutto il pubblico impiego.
La struttura retributiva che caratterizza i nostri stipendi, per contro, ci fornisce maggiori possibilità di successo in quanto si sviluppa su 20 parametri e 3 livelli per gli assegni di funzione. Una atipicità nel panorama stipendiale del pubblico impiego che ci consente di richiedere di dare concretezza allo strumento della “specificità”.
Un meccanismo che consente a tutti di veder crescere nel tempo e con certezza il proprio stipendio, con incrementi che, se sbloccati, potranno attestarsi financo oltre le 300 euro lordi mensili, nel ruolo intermedio. Aumenti che in questi ultimi 4 anni non ci sono stati e a causa di ciò i poliziotti hanno perduto migliaia e migliaia di euro. Una situazione francamente inaccettabile!!!

In ciò si sostanzia la nostra Specificità, che dev’essere quel grimaldello necessario per salvare le nostre retribuzioni e, cosa ancor più importante, la nostra dignità.
Che non ha prezzo! Finita la campagna elettorale per le elezioni europee e con i “forconi” dei colleghi che sono davvero inviperiti, la politica comincia forse a ragionare su cosa può fare e su cosa soprattutto non deve fare per non alimentare ulteriormente l’enorme malcontento che esiste nel nostro mondo.

Nessun Governo può permettersi contro quello un sentire comune della nazione Italia, che vede le Forze dell’Ordine ai vertici degli indici di gradimento tra le Istituzioni.
L’opinione pubblica sta coi Poliziotti ed è ben consapevole dei nostri sacrifici non ripagati.

Chi è stato in campagna elettorale a sfidare gli uomini e l’Olimpo?
Chi ha pagato un prezzo altissimo per la propria coerenza, rinunciando al compromesso e al “pastrocchio” in nome dei supremi e superiori interessi dei colleghi?
Chi continua anche oggi una “guerra” che non si fermerà neppure nei mesi estivi?

Siamo stati noi del SAP, non altri!!!

Non so se è stata la paura dei “forconi” o, subdorando il probabile obiettivo, la voglia di salire sul “carro”, a far “venire a piombo”, anche le altre organizzazioni sindacali. Poco ci importa. Noi del SAP 2.0 non molleremo neppur questa estate perché, come abbiamo più volte detto, l'operazione "piazza permanente" si svilupperà in questi mesi con iniziative e mobilitazioni che lasceranno il segno.

L'obiettivo del Governo è chiaro e lo abbiamo più volte sostenuto, spinto “da dietro” dalle potenti burocrazie ministeriali, tagliare uffici e organici. Anche il Corriere della Sera, nell’edizione del 18 luglio ha svelato un arcano che poi tanto tale non appare. Mesi fa il SAP aveva messo tutti in guardia: vogliono ridurre gli uomini risparmiando diminuendo drasticamente gli organici, ammazzando la sicurezza dei cittadini, chiudendo uffici e salvando le "chiappe" ai veri vertici, alle loro poltrone e alle loro prebende.
Tutto questo mentre i nostri trattamenti economici continueranno a restare al palo, con gli stipendi fermi da cinque anni e soffocati non solamente dal mancato rinnovo dei contratti collettivi ma anche dal tetto stipendiale.
Solo noi, solo i Poliziotti con la P maiuscola e con le P_ _ _ _ quadrate possono impedire questo scempio.

Per farlo non possiamo e non potete neppure voi restare con le mani in mano, aspettando il comunicato congiunto o il presidio sindacale di turno, che pure servono.
Tutti dobbiamo dare il nostro contributo, mettendo in difficoltà l'Amministrazione. Il SAP - in questo in concorso con le altre organizzazioni - ha chiesto alle proprie Segreterie Regionali e Provinciali uno stop agli orari in deroga e alla reperibilità pattizia.

Sappiamo bene che in qualche caso esiste la reciproca convenienza del collega e dell'Amministrazione, ma qui l'obiettivo dev'essere quello di creare problemi e disagi ai nostri vertici: operazioni come mare nostrum, come i servizi in Valdisusa, come le aggregazioni estive e come molti altri impieghi in ordine pubblico, senza deroghe agli orari previsti dall'ANQ non si possono fare!

E' questa la nostra forza, ma possiamo riuscire a vincere solo se saremo compatti da nord a sud, solo se in tutti gli uffici e reparti si avrà la forza di rinunciare a qualche spicciolo.

L'unica strada per farci sentire è questa, così dobbiamo muoverci per far capire che facciamo sul serio, che vogliamo abbattere il tetto stipendiale, che vogliamo i nostri assegni di funzione e i nostri avanzamenti, che vogliamo soprattutto vincere la madre di tutte le battaglie, cioè una riforma seria della sicurezza che riduca e almeno parzialmente unifichi tutte le forze di polizia.

Non c'è altra via, non possiamo chiuderci in noi stessi o sperare che altri facciano la nostra parte. Dobbiamo vincere.
Dipende unicamente da noi.
Il SAP farà anche l’impossibile. Veniteci dietro perchè la partita del tetto stipendiale non solo possiamo vincerla entro fine anno, ma potremmo anche anticipare le cose. Crediamoci, tutti assieme in piazza!!!

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'