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Martedì 22 novembre si è svolto il primo incontro con il neo Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Con uno specifico comunicato abbiamo già rappresentato tutti gli argomenti che il SAP ha ritenuto di dover sottoporre al Ministro e ai Sottosegretari presenti. Il resoconto dell’incontro è reperibile sul nostro sito www.sap-nazionale.org. Ribadiamo che ci sono temi prioritari e necessari per il mantenimento di adeguati standard di sicurezza: ripianamento degli organici, garanzie funzionali, mezzi e dotazioni adeguate, semplificazione concorsi e scorrimenti delle graduatorie. Oltre a ciò deve essere affrontata con urgenza la questione della previdenza dedicata atteso che sono già state stanziate le risorse nella precedente legge di bilancio. Abbiamo però ritenuto di dover sottoporre all’attenzione del Ministro tutta una serie di interventi che oggi sono indispensabili per garantire soprattutto ai colleghi più giovani uno stile di vita dignitoso e decoroso. In seguito agli arruolamenti degli ultimi anni, ma ovviamente anche di quelli che si prospettano nel prossimo futuro, è indispensabile rivedere le condizioni logistiche e organizzative delle nostre strutture poiché molti giovani sono obbligati, nei primi anni di servizio, a vivere fuori sede o comunque lontano dal proprio nucleo famigliare. Con le nostre retribuzioni non possiamo permetterci di acquistare una nuova abitazione o di prenderla in affitto soprattutto se il nostro nucleo famigliare vive in un’altra città. Molto spesso non è possibile trasferire tutta la famiglia nella sede di servizio e pertanto siamo obbligati al pendolarismo. 

 

Va inoltre considerato che molte provincie sono state per anni sede di arrivo, pertanto non vi era la necessità di avere alloggi collettivi. In seguito a ciò molto spesso non si è provveduto al mantenimento e alla manutenzione dei posti letto disponibili, in quanto non servivano se non in modo marginale. Inoltre, a causa dei tagli operati alla sicurezza, soprattutto nel periodo della spending review, gli alloggi di servizio sono stati i primi ad averne fatto le spese. Ora però il panorama è cambiato e molti giovani devono prestare servizio per diversi anni fuori sede, pertanto serve un percorso di riqualificazione delle nostre strutture alloggiative che consenta a tutti una esistenza consona e dignitosa. Infatti abbiamo segnalato che vi è grande carenza di sistemazioni negli alloggi collettivi di servizio e che questo va a discapito principalmente dei neo agenti. Molti alloggi collettivi di servizio sono venuti meno a causa della mancata manutenzione e sono in condizioni indecorose. Servono quindi investimenti adeguati per ripristinare il più alto numero possibile di posti letto. Parallelamente a tale intervento serve l’avvio di specifiche politiche della casa per garantire un utile inserimento dei poliziotti nel contesto sociale in cui operano attraverso iniziative di edilizia agevolata che possano consentire ai colleghi di trasferire e radicare il proprio nucleo famigliare presso la sede di servizio. Non solo, è indispensabile anche una riqualificazione dei servizi mensa. Oggi non è più sostenibile un sistema che, a fronte di un aumento del 30-40% del costo medio degli alimenti e delle materie prime, aggiudica gli appalti per le mense di servizio con gare al massimo ribasso. Negli ultimi appalti l’aggiudicazione è avvenuta addirittura a cifre inferiori rispetto a quelle del precedente contratto. Questo va a discapito del servizio offerto e soprattutto nei confronti di chi è obbligato a fruire della mensa. Abbiamo fatto anche presente che sussiste ancora il grave problema delle pulizie di tutti i nostri ambienti, compreso quello degli alloggi di servizio. In molti casi le condizioni igieniche degli ambienti sono assolutamente indecorose. Si tratta di interventi che non incidono direttamente sulla sicurezza ma sulla dignità e sul decoro di chi ha scelto di servire il proprio Paese

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