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Nella tre giorni del Consiglio Generale Nazionale di Rimini, abbiamo affrontato le grandi battaglie che ci attendono in autunno e ripercorso gli straordinari risultati ottenuti con l’azione del SAP 2.0. Siamo riusciti a contenere l’azione infausta del partito dell’Antipolizia, ad evitare l’approvazione del ddl tortura, quello sugli ‘alfanumerici’ e una errata disciplina sulle regole di ingaggio che, se approvate come avrebbero voluto “alcuni”, sarebbero state la rovina di chi opera su strada. Siamo riusciti ad arginare le lingue taglienti dell’opinione pubblica e l’azione ingiustamente perpetrata dall’Amministrazione per i colleghi che hanno denunciato le carenze dell’apparato. Adesso abbiamo tre grandi obiettivi, che saranno il leitmotiv della nostra azione futura: “obbligare” il governo, in primis, a stanziare risorse per il contratto di lavoro nella prossima Legge di stabilità. Non ci interessano più proclami e promesse, adesso pretendiamo l’azione concreta. La rivendicazione dei fondi per il riordino delle carriere: l’esecutivo deve necessariamente rifinanziare l’intero apparato della sicurezza anche sotto il profilo degli equipaggiamenti, della logistica e della formazione.
Last but not least: far conoscere alla classe dirigente e a tutta la brava gente di questo Paese, le reali condizione lavorative in cui versano gli operatori delle Forze di Polizia.
Senza conoscere la classe di governo non è in grado di assumere le determinazioni necessarie per aiutarci e la politica non conosce per nulla la nostra miseria.
 
 
dal Sap Flash n° 37 del 19 settembre 2016