Dall'inizio dell'anno il SAP ha messo le tende sulle prime pagine dei giornali per denunciare e puntare il dito sulle responsabilità di chi opera contro i poliziotti e di chi non difende i colleghi come il proprio ruolo imporrebbe.
Nomi e cognomi: i vertici della Polizia, i ministri (da ultimo Alfano e Lorenzin), per giungere a Saviano e Manconi.
La lista è lunga. Non una volta, dagli amici della Consorteria sindacale, siamo stati affiancati nella difesa dei colleghi se prima non avevano ottenuto il "nulla osta" dei loro potentati politici di riferimento.
Vogliamo parlare, in proposito, della questione "Cretino" e dell'ordine pubblico, oppure degli alfanumerici e del reato di tortura? Ancora, della spending review e della chiusura di 267 uffici di polizia? Delle videocamere e della triste sorte dei colleghi del caso Uva? Della profilassi sanitaria per gli operatori impegnati nelle operazioni di sbarco? O per la dignità della nostra professione che non riusciamo ad esercitare con efficacia per mancanza di risorse, mezzi e divise? Oppure, per finire, a quella che noi abbiamo chiamato la Battaglia del Pane al fine di respingere l'aumento del costo della mensa?
Potrei continuare, ma è sufficiente cliccare su www.sap-nazionale.org per verificare la veridicità di quanto appena affermato. Soprattutto, sarà possibile constatare che abbiamo sempre agito in solitaria in quanto i componenti della Consorteria erano impegnati a sostenere fattivamente la campagna elettorale dei ministri di riferimento, compreso il nostro.
A tal proposito abbiamo conservato tutti gli interventi pubblici in cui ci si "sperticava" nel ridicolo e patetico tentativo di elogiare il valore delle promesse da marinaio del Ministro dell'Interno Angelino Alfano in merito allo sblocco dei contratti di lavoro, all'abolizione del tetto salariale e addirittura sull'approvazione del riordino delle carriere.
Se non fosse una tragedia ci sarebbe da sbellicarsi dal ridere.
Abbiamo rischiato l'isolamento politico per difendere gli interessi dei colleghi e oggi la Consorteria nutre la pretesa di insegnarci come si fa a criticare l'Amministrazione e i suoi vertici quando altro non è se non la sua "longa manus". Forse ci vuole anche insegnare a "schermagliare" con il partito dell'anti-polizia e con i loro amici Saviano e Manconi o a difendere i colleghi contro gli Dei innominabili dell'Olimpo?
Amici della Consorteria, che cosa ne pensano i vostri sodali "radical chic" della condizione in cui operano i colleghi impiegati nell'operazione Mare Nostrum, delle latrine del cantiere in Val di Susa, dei colleghi rinviati a giudizio sul caso Uva, dell'alfanumerico, della vergogna del reato di tortura o dell'abolizione del tetto salariale?
Ed ancora, pensate che vi autorizzeranno, nel caso in cui lo sblocco di quest'ultimo dovesse "passare in cavalleria", a "dare del buffone", nomi e cognomi alla mano e sulle prime pagine dei giornali, a quei ministri che sono andati in Parlamento ad anticipare l'abolizione del tetto salariale o che hanno agognato di "spararsi" una posa su Twitter?
Noi siamo pronti a questo e a ben altro avendo dato prova, a differenza vostra, in più occasioni di essere all'altezza delle aspettative.
Premesso tanto,vi chiarisco che, nelle ultime settimane in cui di tangente ci siamo affiancati a voi per il noto sblocco del tetto salariale, il SAP ha maturato il convincimento che il vero e solo intendimento vostro è quello di rifarvi, sindacalmente parlando, una verginità.
Siete alla ricerca di un passaporto che vi affranchi dal peccato di inerzia e il SAP avrebbe contribuito a sdoganarvi dalle responsabilità consortili.
Ci dispiace. Al centro della nostra azione non stiamo noi, ma gli interessi collettivi dei colleghi.
Per alcuni giorni è sicuramente stato utile persino minacciare il sacrificio richiesto ai colleghi relativamente al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia, ma esaurito il lancio mediatico a nulla serve se non a scaricare sulla nostra comunità il compito di protestare e puntare il dito in nostra vece.
Il SAP le sue responsabilità se le sa assumere a testa alta!
Il dito, amici della Consorteria, non lo dovete puntare contro il SAP.
Lo avete già fatto capitalizzando una indegna figura quando, a fianco della peggior feccia del circuito mediatico, vi siete scagliati conto di noi sulla questione degli "applausi tarocchi".
Dovreste preoccuparvi di puntare il dito contro chi danneggia i colleghi o non li difende, siano essi i vertici della nostra Amministrazione, ministri, padrini o potentati politici.
Comunque sia, amici della Consorteria, il premio "faccia di bronzo" non ve lo può levare nessuno e pure il SAP sosterrà la vostra candidatura. Tentare di far passare, ai fini di una rivendicazione economica di categoria, il blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia come la sola ed unica possibilità di protesta, come la infungibile madre di tutte le battaglie ci lascia basiti, esterrefatti e annichiliti.
Il podio non ve lo può insidiare nessuno!
.....se non altro perché in mezza Italia non avete, in realtà, dato corso al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia che proseguirà fino a fine anno (sic!).
Marameo.... cu cu ..... noi e tutti i colleghi siamo nati con l'anello al naso???
Una protesta semi-silente sui portafogli e sulle chiappe dei colleghi è sicuramente quello che serve ai poliziotti e alle loro famiglie in questo momento.
Per il SAP la fase trascorsa ha rappresentato unicamente una breve parentesi che ha già esaurito la propria potenzialità di manifestazione di un dissenso e ci stiamo preparando alla PIAZZA PERMANENTE per sostenere il progetto di riforma dell'apparato della sicurezza e il riscatto della nostra pessima CONDIZIONE ECONOMICA, per promuovere il nostro PROGETTO di LEGGE sull'ordine pubblico, contrastare gli ALFANUMERICI e l'inciviltà del REATO di TORTURA per DIFENDERE I DIFENSORI e ridargli dignità dai Manconi e dai Saviano di turno.
Noi, a differenza vostra, dobbiamo rendere conto unicamente ai colleghi e non temiamo di farci dei nemici per difenderli.
Cosa ci rispondete, amici della Consorteria? Sarete al nostro fianco?
A proposito, il 20 ottobre prossimo parte il processo ai colleghi del caso Uva.
Noi saremo a Varese. Potremo contare sul vostro aiuto per difendere i poliziotti?
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Nomi e cognomi: i vertici della Polizia, i ministri (da ultimo Alfano e Lorenzin), per giungere a Saviano e Manconi.
La lista è lunga. Non una volta, dagli amici della Consorteria sindacale, siamo stati affiancati nella difesa dei colleghi se prima non avevano ottenuto il "nulla osta" dei loro potentati politici di riferimento.
Vogliamo parlare, in proposito, della questione "Cretino" e dell'ordine pubblico, oppure degli alfanumerici e del reato di tortura? Ancora, della spending review e della chiusura di 267 uffici di polizia? Delle videocamere e della triste sorte dei colleghi del caso Uva? Della profilassi sanitaria per gli operatori impegnati nelle operazioni di sbarco? O per la dignità della nostra professione che non riusciamo ad esercitare con efficacia per mancanza di risorse, mezzi e divise? Oppure, per finire, a quella che noi abbiamo chiamato la Battaglia del Pane al fine di respingere l'aumento del costo della mensa?
Potrei continuare, ma è sufficiente cliccare su www.sap-nazionale.org per verificare la veridicità di quanto appena affermato. Soprattutto, sarà possibile constatare che abbiamo sempre agito in solitaria in quanto i componenti della Consorteria erano impegnati a sostenere fattivamente la campagna elettorale dei ministri di riferimento, compreso il nostro.
A tal proposito abbiamo conservato tutti gli interventi pubblici in cui ci si "sperticava" nel ridicolo e patetico tentativo di elogiare il valore delle promesse da marinaio del Ministro dell'Interno Angelino Alfano in merito allo sblocco dei contratti di lavoro, all'abolizione del tetto salariale e addirittura sull'approvazione del riordino delle carriere.
Se non fosse una tragedia ci sarebbe da sbellicarsi dal ridere.
Abbiamo rischiato l'isolamento politico per difendere gli interessi dei colleghi e oggi la Consorteria nutre la pretesa di insegnarci come si fa a criticare l'Amministrazione e i suoi vertici quando altro non è se non la sua "longa manus". Forse ci vuole anche insegnare a "schermagliare" con il partito dell'anti-polizia e con i loro amici Saviano e Manconi o a difendere i colleghi contro gli Dei innominabili dell'Olimpo?
Amici della Consorteria, che cosa ne pensano i vostri sodali "radical chic" della condizione in cui operano i colleghi impiegati nell'operazione Mare Nostrum, delle latrine del cantiere in Val di Susa, dei colleghi rinviati a giudizio sul caso Uva, dell'alfanumerico, della vergogna del reato di tortura o dell'abolizione del tetto salariale?
Ed ancora, pensate che vi autorizzeranno, nel caso in cui lo sblocco di quest'ultimo dovesse "passare in cavalleria", a "dare del buffone", nomi e cognomi alla mano e sulle prime pagine dei giornali, a quei ministri che sono andati in Parlamento ad anticipare l'abolizione del tetto salariale o che hanno agognato di "spararsi" una posa su Twitter?
Noi siamo pronti a questo e a ben altro avendo dato prova, a differenza vostra, in più occasioni di essere all'altezza delle aspettative.
Premesso tanto,vi chiarisco che, nelle ultime settimane in cui di tangente ci siamo affiancati a voi per il noto sblocco del tetto salariale, il SAP ha maturato il convincimento che il vero e solo intendimento vostro è quello di rifarvi, sindacalmente parlando, una verginità.
Siete alla ricerca di un passaporto che vi affranchi dal peccato di inerzia e il SAP avrebbe contribuito a sdoganarvi dalle responsabilità consortili.
Ci dispiace. Al centro della nostra azione non stiamo noi, ma gli interessi collettivi dei colleghi.
Per alcuni giorni è sicuramente stato utile persino minacciare il sacrificio richiesto ai colleghi relativamente al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia, ma esaurito il lancio mediatico a nulla serve se non a scaricare sulla nostra comunità il compito di protestare e puntare il dito in nostra vece.
Il SAP le sue responsabilità se le sa assumere a testa alta!
Il dito, amici della Consorteria, non lo dovete puntare contro il SAP.
Lo avete già fatto capitalizzando una indegna figura quando, a fianco della peggior feccia del circuito mediatico, vi siete scagliati conto di noi sulla questione degli "applausi tarocchi".
Dovreste preoccuparvi di puntare il dito contro chi danneggia i colleghi o non li difende, siano essi i vertici della nostra Amministrazione, ministri, padrini o potentati politici.
Comunque sia, amici della Consorteria, il premio "faccia di bronzo" non ve lo può levare nessuno e pure il SAP sosterrà la vostra candidatura. Tentare di far passare, ai fini di una rivendicazione economica di categoria, il blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia come la sola ed unica possibilità di protesta, come la infungibile madre di tutte le battaglie ci lascia basiti, esterrefatti e annichiliti.
Il podio non ve lo può insidiare nessuno!
.....se non altro perché in mezza Italia non avete, in realtà, dato corso al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia che proseguirà fino a fine anno (sic!).
Marameo.... cu cu ..... noi e tutti i colleghi siamo nati con l'anello al naso???
Una protesta semi-silente sui portafogli e sulle chiappe dei colleghi è sicuramente quello che serve ai poliziotti e alle loro famiglie in questo momento.
Per il SAP la fase trascorsa ha rappresentato unicamente una breve parentesi che ha già esaurito la propria potenzialità di manifestazione di un dissenso e ci stiamo preparando alla PIAZZA PERMANENTE per sostenere il progetto di riforma dell'apparato della sicurezza e il riscatto della nostra pessima CONDIZIONE ECONOMICA, per promuovere il nostro PROGETTO di LEGGE sull'ordine pubblico, contrastare gli ALFANUMERICI e l'inciviltà del REATO di TORTURA per DIFENDERE I DIFENSORI e ridargli dignità dai Manconi e dai Saviano di turno.
Noi, a differenza vostra, dobbiamo rendere conto unicamente ai colleghi e non temiamo di farci dei nemici per difenderli.
Cosa ci rispondete, amici della Consorteria? Sarete al nostro fianco?
A proposito, il 20 ottobre prossimo parte il processo ai colleghi del caso Uva.
Noi saremo a Varese. Potremo contare sul vostro aiuto per difendere i poliziotti?
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'